Nel 1999 l’amministrazione Albertini indice un concorso internazionale di progettazione in due fasi per la realizzazione di un polo museale per consolidare le funzioni dell’Area Ansaldo e dar vita a una “cittadella della cultura” di rilevanza mondiale. Dieci gruppi di progettazione sono ammessi alla seconda fase di progettazione. Il bando è elaborato da una commissione di esperti, tecnici e funzionari presieduta da Alessandra Mottola Molfino, allora Direttore centrale alla cultura e musei del Comune. La giuria, presieduta da Gillo Dorfles, premia la proposta del designer inglese quarantaseienne David Chipperfield.
L’idea vincente consiste nel recupero della cortina edilizia su via Tortona e dall’altro nella costruzione ex novo del Centro delle culture extraeuropee come caposaldo e icona originale, focalizzato su un volume alla Aalto di una grande lanterna di vetro di forma ondulata.
Comincia a quel punto, superato il concorso a inizio 2000, l’iter esecutivo che durerà ca. un decennio, bloccato da uno stallo per i finanziamenti non ancora impegnati. Soltanto nel 2008, con la giunta Moratti viene affidato l’appalto del lotto A del Museo ma le operazioni di bonifica si protraggono. A un passo dalla conclusione dei lavori, nel 2012, Stefano Boeri, assessore alla Cultura della giunta Pisapia, modifica la denominazione da “Città” a “Museo delle Culture”. Il MUDEC aprirà nel 2014.
La vocazione interculturale che lo ha ispirato trova oggi la sua espressione in un progetto capace di rispondere alla chiamata, negli anni sempre più partecipata, del pubblico culturale in un panorama in continua trasformazione per le istituzioni museali, la loro sostenibilità e la loro identità tra ricerca scientifica, testimonianza storica, interpretazione della contemporaneità e visione sul futuro. Il visitatore del Museo delle Culture potrà visitare grandi mostre internazionali declinate attraverso i diversi linguaggi artistici, conoscere il patrimonio etno-antropologico delle collezioni del Comune di Milano composte da oltre 7000 opere d’arte, oggetti d'uso, tessuti e strumenti musicali provenienti da tutti i continenti, partecipare a una programmazione di eventi e iniziative a cura delle comunità internazionali presenti sul territorio.
Il MUDEC è luogo d’incontro fra le culture e le comunità. All’interno dell’edificio si sviluppano diversi spazi che offrono al visitatore e alla città una molteplicità di proposte culturali e di servizi, distribuiti su 17.000mq. L’area espositiva del Museo, al primo piano, si sviluppa intorno ad una grande piazza centrale coperta e ospita la sezione del percorso museale con le opere della collezione permanente e le sale dedicate alle grandi mostre temporanee.
Il Museo delle Culture, concepito in un contesto socio-economico molto diverso dall’attuale, ha dovuto essere ripensato alla luce di una complessità forse non immaginabile alla fine degli anni Novanta.
Completa lo spazio l’auditorium, un teatro da trecento posti dedicato alle performance e alle arti visive.Il piano terra destinato all'accoglienza, è dotato di bistrot, design store, biglietteria, guardaroba, sala Forum delle Culture, sala conferenze-spazio polifunzionale, spazio per la didattica, laboratorio di restauro e depositi allestiti per essere visitati da piccoli gruppi accompagnati. Il MUDEC Lab infine è uno spazio interamente dedicato ai bambini, che propone visite guidate e divertenti laboratori tematici legati al percorso museale e alle mostre in corso.
MUDEC presenta una governance innovativa con una formula di gestione in partnership tra pubblico e privato che vede insieme il Comune di Milano e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE. La direzione scientifica, la conservazione, la valorizzazione del patrimonio, il coordinamento delle attività del Forum delle Culture sono affidati al Comune di Milano; a 24 ORE Cultura la realizzazione delle grandi mostre temporanee e la gestione dei servizi aggiuntivi.
Una significativa esperienza – la prima in Italia- di collaborazione tra soggetto profit e soggetto no profit che offre, accanto al museo e agli appuntamenti espositivi temporanei, una molteplicità di servizi che vanno dalla caffetteria al design store, dal ristorante al parcheggio pubblico.