10 ottobre 2021

Una traversata lungo una delle vie più antiche del quartiere : appuntamento al “Casello giallo” all’incrocio Savona-Tortona, con una estemporanea introduzione del proprietario Francesco Tusino.
La traversata è proseguita nella prima parte della via, dove gli edifici di antiche fabbriche ospitano oggi diverse attività:il n. 10 sede di diverse piccole industrie poi sede del Teatro Libero e della Scuola del Fumetto; la ex Bisleri al n. 16 ora condominio di attività creative;il n. 18 ex fabbrica di bambole ora hotel (abbiamo visitato la hall); il n. 17 ex falegnameria ora Libreria 121+
Dopo l’incrocio con via Montevideo, che segna l’ingresso nella parte della via Savona che viene costruita a partire dai primi del ‘900, percorriamo il tratto fino a via Bergognone, caratterizzato da moderni condomini costruiti sulle aree delle fabbriche Bordoni e Hutchinson.
In via Bergognone è la volta di raccontare la storia di altre ex fabbriche, come la Max Mayer al n. 50 e la Riva al 58, dove sorge l’inserimento di un nuovo edificio per gli uffici della Ermenegildo Zegna. Al n. 57 il cinema Mexico, riferimento del quartiere, antico cinema dal 1914.
Dopo l’incrocio con Stendhal, un panorama di edifici moderni ha sostituito gli stabilimenti della vetreria Lucchini e della Riva. All’altezza della scuola di via Foppette si ricorda il sovrappasso della ferrovia della cintura sud ovest che proseguiva verso l’odierno parco Pallavicino. Attraversato viale Troya ci si inoltra nel tratto di via Savona contiguo al Giambellino, nel significato di traversare più terrritori accomunati da una storia industriale. L’edificio al n.97 non è molto diverso da quando era la fabbrica Siry Chamon; poco più avanti al 99 rimane integra la palazzina uffici della Osram, ora Seicentro, e sui terreni ex Osram un moderno intervento residenziale ospita la libreria Gogol, che visitiamo all’interno. In fondo alla via chiude la traversata la palazzina uffici della ex Loro Parisini dell’architetto Caccia Dominioni.