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  • Immagine del redattoreMuseoLab6

Stazione Coni Zugna

FERMATE E RACCONTI LUNGO LA M4




Nel tardo pomeriggio del 5 maggio 2023 è iniziato il ciclo di passeggiate dedicate alla scoperta dei dintorni delle stazioni della nuova M4, che saranno inaugurate il prossimo anno lungo il tratto Ovest del suo percorso.

Questa prima passeggiata guidata è stata dedicata alla stazione Coni Zugna. L’appuntamento era al Parco Solari che, secondo noi, avrebbe meritato l’intitolazione della stazione più della poco conosciuta via Coni Zugna.

Accompagnati da Roberto Monelli, fresco autore del libro Tortona Solari. Milano in un quartiere, abbiamo percorso alcune strade limitrofe, soffermandoci presso le evidenze più interessanti, architettoniche e storiche, di questo signorile e vivace quartiere.

Monelli ci ha raccontato la storia della Carrozzeria Castagna, che aveva i suoi estesi capannoni all’angolo tra via Montevideo e via Valparaiso e di cui rimane memoria anche nei pannelli delle cesate che delimitano il cantiere M4 sulla via Foppa.

Più avanti, superata piazza Bazzi, in via Caravaggio abbiamo solo potuto intravedere le palazzine di via Letizia, con l’inconfondibile stile delle finestre ad arco di Gio Ponti, a causa della vegetazione rigogliosa che impediva una vista completa.


Gio Ponti è stato ripagato dal passaggio del gruppo dei partecipanti davanti alla “sua” casa di via Dezza, datata 1956: una facciata – ritmata di di giorno dai colori delle balconate e animata di notte dalle finestre illuminate dalla vita domestica – sede oggi della Fondazione e dell’Archivio a lui intitolati e dove Ponti abitò all’ottavo piano.


Dopo aver ammirato anche l’edificio di via Foppa di Piero Portaluppi, abbiamo ritrovato Gio Ponti, nel tratto di via Coni Zugna verso piazzale Aquileia, in un edificio che non gli gli è però ufficialmente riconosciuto.


Imboccata via Lipari, ci si è potuti soffermare davanti al al complesso residenziale di Vico Magistretti di piazza Aquileia 8, del 1964.

Un’architettura elegante articolata in due blocchi: l'edificio in linea sulla piazza con lunghi balconi lineari e la torre interna in un rigoglioso giardino con balconi angolari e infissi in legno laccato rosso, colore distintivo del linguaggio di Magistretti .



Tappa fondamentale del percorso progettato da Museolab6, la chiesa di San Francesco al Fopponino, ancora di Gio Ponti, quasi all’imbocco di via Paolo Giovio da piazzale Aquileia. Molto ammirata la facciata con le due vele laterali e il rivestimento a punta di diamante. L’orario crepuscolare e un cielo terso hanno consentito di cogliere tutti gli effetti probabilmente voluti da Ponti. Siamo poi entrati nella chiesa, dove abbiamo potuto godere delle linee pulite dell’architettura pontiana e della realizzazione (per ora parziale) della serie di vetrate intorno al battistero, opera dell’artista contemporaneo Lorenzo Nava.




Nell’uscire dalla porta laterale della chiesa, abbiamo attraversato il giardino con la vecchia chiesa del Fopponino. In questo giro attorno alla chiesa, abbiamo notato le diverse modalità di rifinitura dei muri laterali rispetto alla sorprendente e innovativa facciata.



La passeggiata si è conclusa in via Andrea Verga, davanti a due costruzioni particolari sul lato destro: all’inizio, un condominio con delle soluzioni architettoniche audaci degli architetti Mario Asnago e Claudio Vender rappresentativa della loro esperienza di modernità milanese, che combina rigore compositivo e infrazioni controllate della regola; più avanti, all’angolo con via Giovio, la palazzina della famiglia Crespi che aveva una fabbrica di mobili in via Verga.

Il giurista Alberto, tra l’altro, è il donatore di un’importante collezione di fondi oro al Museo Diocesano di Milano intitolato al cardinale Martini.




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