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Immagine del redattoreMuseoLab6

Come si sono trasformate infrastrutture e territorio nel tempo

Aggiornamento: 3 mar 2022

Fino alla seconda metà dell’Ottocento l’area corrispondente alla zona di via Savona, via Tortona e dintorni, faceva parte amministrativamente dei Corpi Santi. Il comune dei “Corpi Santi di Milano” verrà annesso a Milano solo nel 1873, estendendone di molto la superficie e soprattutto aumentandone la popolazione di circa il 30% (Milano aveva già circa 200.000 abitanti contro i poco più di 60.000 dei “Corpi Santi)

Come si evidenzia in queste 5 mappe storiche del 1722, 1875, 1903, 1929, 1946, 1965


mappe storiche  del 1722, 1875, 1903, 1929, 1946, 1965 del Quartiere Tortona Solari

Mappa del quartiere Macello fine ‘800

La zona era attraversata dai corsi d’acqua del Naviglio Grande e dell’Olona, e caratterizzata dalla lottizzazione agricola, con i canali di irrigazione, i percorsi, i recinti dei campi e cascine. Esisteva anche un insediamento abitativo rurale in corrispondenza dell’intersezione tra la Darsena e il Naviglio. La chiesa di S. Cristoforo, costruita nel XII secolo, dava il nome a una parte dell’area. Poi, attraverso un complesso processo di sovrapposizioni successive, questa zona è entrata a far parte del sistema urbano di Milano: nel tempo, altri tracciati si sono aggiunti a quello agrario, senza compromettere i tessuti precedenti. Al posto dei campi, delle case rurali, degli alberi, dei percorsi e sentieri sono comparsi tracciati ferroviari, strade, edifici residenziali e industrie.

Nella zona questo continuo processo di aggiornamento ha sempre rispettato le stratificazioni già esistenti. Ad esempio, è rimasta traccia del corso dell’Olona nella irregolarità della conformazione di due isolati compresi tra il parco Solari e via California.

E ancora, sulle mappe storiche è possibile notare due tracciati agrari che costituivano i percorsi principali di attraversamento dell’area: nelle cartografie più recenti è evidente che gli assi di via Savona e via Tortona, oggi le principali strade della zona, corrispondono esattamente a quegli antichi tracciati.


Mappa di Milano intorno al 1870


La trasformazione dell’area “da campagna a città” si avvia a partire dal 1865 grazie alla costruzione della ferrovia per Vigevano e della stazione di Porta Genova.

L’espansione venne catalizzata dalla nuova infrastruttura, con il disegno urbano che si andava costituendo in accordo con la linea ferroviaria, lo scalo e gli impianti. Furono realizzati Corso di Porta Genova, via Vigevano e Corso colombo, che costituirono un sistema urbano unitario, dalla stazione alla Darsena.

Ma è la ferrovia Vigevano -Mortara - Milano il grande motore di sviluppo della zona, con la stazione di Porta Genova. Una fermata importante sull’anello ferroviario cittadino che proseguiva poi verso lo scalo Sempione e la Stazione Centrale. La ferrovia fu fortemente voluta e in parte finanziata da industriali interessati a sfruttare le potenzialità del trasporto su rotaia oltre a quelle delle acque navigabili dei Navigli.

In questo spazio tra acqua e ferrovia si insediano decine e decine di fabbriche che crearono una sorta di moderno polo industriale con migliaia di occupati. Ci sono ancora adesso tracce delle diramazioni delle rotaie che portavano direttamente le merci nelle fabbriche della CGE, della Riva Calzoni, della Osram, dell'Ansaldo, della Max Meyer, della Bisleri, della Richard Ginori.


Nello stesso momento dello sviluppo ferroviario, l'edilizia nel quartiere Tortona Solari vedeva un'incredibile vivacità, realizzata su disegno originario del Piano Regolatore Beruto 1885. Il Piano, pur essendo un piano di matrice ancora ottocentesca che amplia la città senza specificarne le funzioni, limitandosi a prescrivere la rete stradale e le regole di costruzione degli edifici, ha di fatto disegnato l’attuale assetto urbano di Milano.


Piano Regolatore Edilizio e di Ampliamento (Piano Beruto-1896)

Ma la città si trasforma si modernizza e si espande con le nuove politiche ferroviarie, che portarono all'apertura della nuova e attuale Stazione Centrale. Nel 1931 questa cintura ferroviaria ovest, successiva alla stazione di Porta Genova, viene smantellata e dismessa. La stazione allora venne trasformata da passante a stazione di testa.


Questa è la motivazione della grande trasformazione edilizia residenziale, in particolare della zona Solari, che si realizza dopo gli anni ’30 , anche in ritardo di altre zone della città. Le cause sono da ricercare nel fatto che la cintura ferroviaria strozzava questa parte di città e anche dall’inquinamento del fiume Olona non favoriva l’insediamento di residenze. Abbattuta la cintura ferroviaria, risolto il tema di una deviazione e interramento dell’Olona, nasce il Parco Solari e si ha una urbanizzazione a ritmo crescente e si aprono nuove vie e viali. Gli isolati intorno al parco Solari e via Dezza si completano con residenze di pregio come quelle progettate da Gio Ponti e Portaluppi.

Negli anni ‘50 e ‘60 il quartiere è ancora in espansione, aumenta il numero degli abitanti, in questo periodo di espansione economica nel quartiere si completa nelle aree ancora libere, mentre alcune fabbriche lasciano il posto alla residenza: è il caso delle abitazioni costruite sull’area della fabbrica carrozzeria Castagna sul Parco Solari o delle abitazioni in via Savona edificate sulle aree delle Rubinetterie Italiane e di altre industrie.

A partire dagli anni ’70 in relazione alle trasformazioni del sistema produttivo e la crisi energetica le fabbriche vengono dismesse e negli scheletri abbandonati si avvia il processo di recupero creativo che oggi caratterizza il quartiere Tortona Solari

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