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Cenni Biografici di Maria Cristina Carlini

La scultrice di origini milanesi Maria Cristina Carlini abita e ha il laboratorio nel nostro quartiere, da 25 anni ed è testimone delle varie trasformazioni avvenute nel tempo.



Ha iniziato a lavorare la ceramica nei primi anni Settanta a Palo Alto in California, avvicinandosi alla corrente artistica della New Ceramics per poi esprimersi con l’utilizzo di diversi materiali quali grès, ferro, acciaio corten e legno di recupero.

Apre il suo primo studio negli anni ’70 in zona Brera.




Il suo percorso artistico comprende mostre personali e collettive in numerose sedi pubbliche e private nazionali e internazionali, ha ricevuto numerosi premi e onorificenze e le sue sculture monumentali sono presenti in permanenza in tre continenti: Europa, America, Asia.

Fra le mostre più importanti si ricordano la personale alla Rocca di Angera (Varese) nel 1983, la collettiva al Grand Palais di Parigi nel 1992, l’esposizione al complesso monumentale di Palazzo Reale di Torino nel 2005 anno in cui è designata Artista dell’anno presso il Circolo della Stampa di Milano. L’anno successivo tiene una personale all’Archivio Centrale di Stato di Roma e nel 2008 a Milano espone al Palazzo del Senato. Nel 2009, espone le sue sculture monumentali nelle vie del centro storico di Parigi e viene ospitata nelle strade di Madrid.



È nominata rappresentante della città di Milano per L’Expo di Shangai dove espone sculture monumentali, inoltre fra il 2010 e il 2011 è in Cina a Jinan, Tianjin, a Pechino nella Città Proibita come prima scultrice donna, e al NAMOC National Art Museum of China dove tre sculture entrano a far parte della collezione. A Milano espone all’ex Ansaldo in occasione del Fuori Salone e alla sede del Gruppo 24Ore come ospite d’onore. Espone a Miami e Denver dove tre sculture monumentali restano in permanenza.


Madre acciaio - Denver
Madre acciaio - Denver

Tra il 2012 e il 2013 è protagonista di una importante personale alla Fondazione Mudima e alla Fondazione Stelline di Milano; nel 2013 è presente nella collettiva alle Gallerie d’Italia a Milano e nel corso del 2014, in occasione del semestre italiano di Presidenza europea, espone presso gli Istituti Italiani di Cultura di Colonia, Strasburgo e Zagabria.

Per Expo 2015 vengono collocate in permanenza due sculture monumentali: La nuova città che sale alta 10 metri presso Fieramilano Rho vicino alla vela di Fuksas, presentata in Triennale da Philippe Daverio, e Vento nel Parco dell’Arte all’Idroscalo.



La nuova città che sale - Fieramilano Rho
La nuova città che sale - Fieramilano Rho

Vento - Parco dell’Arte all’Idroscalo
Vento - Parco dell’Arte all’Idroscalo

Nel 2016 partecipa alla Milano Design Week al Superstudio Più con una scultura monumentale e una mostra personale. Nel 2019 Parigi la accoglie alla Beffroi di Place du Louvre con l’imponente opera Origine; mentre la scultura Impronte entra nella collezione del Museo del Parco di Portofino. Nel 2020, all’inizio del lockdown, realizza la sua prima mostra virtuale in 3D ed è invitata a esporre nello Studio Museo Francesco Messina - ex-chiesa di San Sisto – nel 2021 partecipa alla XIII Florence Biennale con l’opera inedita Foresta.

Numerose pubblicazioni hanno punteggiato l’attività artistica di Maria Cristina Carlini e hanno scritto di lei importanti critici quali: Paolo Campiglio, Luciano Caramel, Claudio Cerritelli, Martina Corgnati, Gillo Dorfles, Carlo Franza, Maria Fratelli, Chiara Gatti, Flaminio Gualdoni, Yacouba Konaté, Elena Pontiggia. Vive e lavora a Milano.

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